lunedì 26 novembre 2012

Un Amore silente



Sento l’urgenza di esprimere un pensiero tanto profondo quanto banale.
Mai, dico mai, avrei potuto permettermi la vita che sto vivendo oggi se non fosse per mia madre. Non avrei potuto viaggiare e scrivere dei miei viaggi, interiori ed esteriori, se non ci fosse sempre stata lei a colmare con il suo impegno e le sue rinunce le mie frequenti assenze. Per troppo tempo ho dato per scontato la sua dedizione generosa, silente e gratuita, che è solo uno dei tanti volti dell’Amore. Per troppo tempo ho dato per scontato la fortuna di avere una famiglia alle spalle.
Vorrei imparare a manifestare spontaneamente la mia gratitudine e il mio affetto per lei ma evidentemente ho ancora troppi bavagli, troppe manette attorno al mio cuore per guardarla negli occhi e dirle semplicemente Ti voglio bene. Mi è più facile farlo così, vigliaccamente ma sinceramente, attraverso parole che sfumano nell’etere dove, anziché sentirmi nuda, mi sento scioccamente protetta perché so che il suo sguardo qui non si poserà mai.
Ho solo un grande inguaribile rammarico, quello di avere riscoperto mia madre solo ora che è nonna e a una nonna si perdona tutto, anche il fatto di non essere sempre stata una madre perfetta. Chi lo è, dopo tutto?
Spero di ricordarmi queste timide ma sentite parole quando un giorno, tra tanti anni, sarò anch’io nonna se il tempo me lo concederà.