sabato 1 ottobre 2016

Piacere mistico


Anche nelle situazioni più penose, più sofferte e più lontane dalle gioie della carne, lui è presente in me. 
È come un sottofondo musicale che inneggia al puro godimento, una fibrillazione tellurica che erutta dal fuoco sempiterno della vita, un’energia mai spenta, mai silente, mai stanca di vibrare e far vibrare i miei sensi visceralmente mescolati ai suoi.
Anche quando dovrei piangere, pregare, compatire, il suo fluido incandescente scivola subdolo nel teatro uterino della mia mente e la resuscita al piacere mistico di un peccato senza colpa.
Un peccato celestiale, sublime che si autoassolve in un amplesso senza fine.

E ancora adesso, nuovamente, mi sciolgo come latte, scaldata dalle sue mani perse sui miei seni.

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