E’
l’alba e i fantasmi notturni ancora aleggiano sul lago immobile, mescolando la
malinconia della notte all’eccitazione del giorno.
Mi ero addormentata coperta
di sogni e mi sono risvegliata vestita di speranze. Ho carezzato ogni istante di
questa notte con la stessa ardente passione che un religioso adopera quando
sgrana le perle di un rosario. Non è, forse, anche il sogno una specie d’inconsapevole
preghiera? E la speranza non somiglia, forse, alla necessità di fede?
Che
sia rivolta a un Dio o a un Amore universale che trascenda ogni singolo fugace
amore, l’Anima silenziosamente chiede di trovare il suo sentiero dove,
finalmente, il corpo possa camminare allineato con la mente. Ma per far ciò, l’Anima
ha bisogno di una Guida, la stessa che l’ha amorevolmente condotta fin dove è
arrivata sinora. Altrimenti, si sentirebbe perduta.
Ecco,
l’alba si sta dissolvendo per lasciare lentamente il passo alla mattina.
Insieme
a lei, si dissolvono anche i miei sogni. Sopravvivono, invece, le speranze.