Il piacere di dimenticare tutto.
Salpare con le vele spiegate nel silenzio del mare significa
abbandonarsi, affidarsi a un orizzonte lontano, quella linea sottile che
congiunge e separa due elementi essenziali, l’acqua e l’aria.
In mezzo solo
noi, materia, corpo, sangue, muscoli … minuscoli puntini che avanzano leggeri,
cullati dalle onde che ci riportano all’abbraccio amniotico dell’essenza della
vita.
Un abbraccio nell’abbraccio. Voglia di stringersi per
fermare il tempo, per prolungare il più possibile quel lento navigare, dondolandosi
al dolce sciabordio che lascia dietro di sé ricordi sbiaditi e pensieri
sgualciti. Davanti invece i colori del cielo che si tuffano nel mare,
mescolando come in una tavolozza magica tutti i blu, gli azzurri, i celesti che
gli umani sensi, con i propri limiti, possono cogliere, amplificati dall’emozione
di condividerli con chi ci sta accanto, senza bisogno di parole. Moltiplicati
da quell’abbraccio spontaneo, fremente, incontenibile, i colori diventano
arcobaleno e accompagnano quei due puntini cullati dalle onde verso l’orizzonte,
l’irraggiungibile orizzonte, capace di trasformare ogni istante in eternità.
Il piacere di dimenticare tutto. Anche il tempo.
Salpare con le vele spiegate nel silenzio del mare. Dieci
ore nel vento, un lungo abbraccio, la voglia di scoprirsi, il desiderio di
sentirsi… di scambiarsi un segreto prezioso, custodito nel blu.