I grandi eventi
dell’enologia
Marsala, città europea
del vino 2013
NELLA REGGIA DI BACCO
TRA STORIA, ARTE, NATURA, SAPORI E NETTARI INEGUAGLIABILI.
di Paola Cerana e
Giancarlo Roversi
Volete
gustare un cocktail ammaliante? Prendete in parti uguali un sole meraviglioso e
un mare scintillante e trasparente, di un colore che vira dal verde smeraldo
all’intera gamma del blu. Aggiungete lunghe spiagge di sabbia dorata e uno
sfondo ineguagliabile, quello delle isole Egadi, Favignana, Marettimo e Levanzo,
che si stagliano all’orizzonte con le loro cime montuose. Aromatizzate con il
sapore dell’archeologia, mettendo nello shaker una buona dose di vestigia greche
e romane e un museo con preziosi reperti fra cui un’intera nave punica. Unite i
tesori della storia e dell’arte: un museo degli arazzi di grande raffinatezza e
tanti decorosi palazzi, chiese, ville. Insaporite con l’ambiente incontaminato
delle saline, punteggiate di pittoreschi mulini a vento e di cumuli di sale
grezzo che di sera al tramonto, quando il sole si nasconde dietro le Egadi, si
ammantano di mille sfumature del rosa e dell’ocra. Incorporate nel cocktail la
visuale dello Stagnone, uno specchio d‘acqua poco profondo attraversato da una
strada romana che si scopre con la bassa marea e su cui galleggiano alcuni incantevoli
fazzoletti incontaminati di terra: l’isola Lunga, l’isola di S. Maria e la Scola.
Amalgamatele assieme a quel gioiello inestimabile che è l’isola di Mozia, sede
di un antica città di cui rimangono poderosi avanzi e di un museo di straordinario
interesse dove si ammira una delle opere più belle della scultura greca mediterranea:
il Giovanetto di Mozia. E per finire miscelate con un’abbondante spruzzata di
sapori inimitabili della cucina di mare e di terra e soprattutto di vini incomparabili
che nascono in cantine monumentali, veri e propri templi al Dio Bacco, i cui nomi
sono diventati famosi in tutto il mondo
Il
cocktail è pronto. Il suo nome? Marsala.
A
offrirlo è una delle più affascinanti regioni italiane, la Sicilia, nel suo lato
occidentale, quello della provincia di Trapani che guarda la Tunisia. E a
custodirne i segreti è la città di Marsala che poco più di 150 anni fa ha
legato il suo nome a Garibaldi. Marsala più che una dimensione terragna è un
sogno per l’atmosfera serena e armoniosa che si coglie girando per le sue
strade, per il territorio che le sta alle spalle e lungo il mare che la
fronteggia.
Vini inimitabili e altro
ancora
Cullata
tra le colline e il mare, la città rappresenta una meta turistica seducente che
non si limita all’omonimo nettare che l’ha resa famoso nel mondo. La vicinanza
strategica dell’aeroporto di Trapani, l’efficiente rete autostradale e i
collegamenti con le Egadi incoraggiano l’esplorazione di un territorio
desideroso di raccontarsi. Basta camminare per le strade lastricate di bianco e
sostare nelle piazze barocche per leggere la storia di Marsala. Le origini
fenicie s’intrecciano a dominanze gotiche, romane, arabe, normanne, sveve e
spagnole: linguaggi differenti che attraverso l’architettura e l’arte infondono
alla città una passionalità che conquista.
Il
Museo di Baglio Anselmi, il Parco Archeologico, Porta Garibaldi, Piazza Loggia,
il Convento del Carmine, il Museo degli arazzi e le stradine del Cassero
rappresentano il primo volto di una città che invita alla meditazione del tempo che fu. L’altro
volto è quello di un presente effervescente e dinamico: il mercato, i winebar,
i ristorantini e i teatri Sollima e Impero, attimi di svago al ritmo della
storia. Infine, il terzo volto di Marsala, quello della natura. Immense distese
di vigne e ulivi ondeggiano fino allo Stagnone, la Riserva marina naturale, che
con i suoi mulini a vento sembra riprodurre immutata una tradizione tanto
affascinante quanto preziosa, quella dell’estrazione del sale. Di fronte, Mozia
e le Egadi completano questo palcoscenico di suggestive sfumature, teatro
naturale apprezzato anche dagli sportivi più arditi, velisti e del
kitesurfisti. Le note di un territorio così variegato s’accordano infine sul
tema più godibile: l’enogastronomia. Gli itinerari proposti dalla “Strada del
Vino” intrecciano sapori di mare e profumi di terra esaltando un’identità
territoriale secolare espressa attraverso l’ospitalità degli hotel, dei bagli e
del caldo abbraccio marsalese.
Marsala “Città del Vino
2013”
La
Rete Europea delle Città del Vino (Recevin) ha assegnato a Marsala il titolo di
Città europea del Vino 2013, ereditando il titolo da Palmela in Portogallo. Un
motivo d’orgoglio in più, celebrato ufficialmente il 16 marzo e proiettato in
un susseguirsi di eventi culturali, sportivi ed enogastronomici che animeranno
il territorio fino a dicembre. Il programma è stato presentato dalle maestranze
della Città al Teatro Impero, con un concerto pomeridiano del tenore Cristian
Ricci seguito dall’inaugurazione del nuovo giardino di Piazza Vittoria, accanto
al Villaggio del Gusto di Villa Cavallotti. I giochi d’artificio son stati il
preludio di una stagione importante per Marsala che si fa portavoce
dell’identità della Cultura Mediterranea. Il vino, infatti, è molto più di un
prodotto prezioso per la tavola. E’ soprattutto un linguaggio: un filo
conduttore che unisce nazioni e popoli, rafforzando l’identità territoriale
anche attraverso l’amicizia con l’estero. Come sottolinea il sindaco Giulia Adamo
riprendendo Tucidide “I popoli del
Mediterraneo cominciarono a uscire dalla barbarie quando impararono a coltivare
la vite e l’ulivo.” Ma il sindaco di Marsala non ha bisogno della saggezza
antica per comunicare con determinazione il suo messaggio. “Sono certa – dice – che la
Sicilia e l’Italia avranno positive ricadute economiche e d’immagine dal
riconoscimento assegnato a Marsala. A breve nascerà anche il consorzio
pubblico-privato che si occuperà d’intercettare i circuiti internazionali del
turismo ma già molti operatori della filiera, dalle cantine agli operatori
turistici, si sono associati consapevoli delle bellezze ambientali,
architettoniche, archeologiche e culturali del nostro territorio.” Questo
risultato pare essere solo l’inizio di un fruttuoso cammino, reso possibile
dalla sinergia di enti politici, agricoltori, imprenditori e operatori
turistici del territorio. Un territorio che verte attorno al Mar Mediterraneo,
un mare tanto prezioso quanto delicato. “Per
questo occorre combattere affinché vengano proibite le trivellazioni nei suoi
fondali”, ammonisce Giulia Adamo chiudendo con un applauso il suo
intervento e aprendo il sipario sui festeggiamenti di Marsala.
BOX
Le grandi cantine che
hanno fatto la storia del vino
La
fortuna del Marsala inizia nel Settecento con gli inglesi che, approdati sulla
costa occidentale della Sicilia, cominciano ad esportare l’eccellente vino
locale aggiungendo quel tocco d’alcol necessario alla conservazione. La sua
storia prosegue gloriosa grazie alla passione di generazioni di famiglie che
hanno saputo interpretare il territorio con ingegno e rispetto. Qui le cantine,
gli antichi bagli o feudi ristrutturati, non sono semplicemente luoghi di
produzione e conservazione ma veri e propri musei dove, insieme a un prodotto
di nicchia, si tramanda un’esperienza ineguagliabile. Entrare in questi luoghi
significa sorseggiare i profumi del tempo e mescolare il piacere dei sensi a
quello della memoria.
Se
la Sicilia fosse donna avrebbe certamente il sorriso di José che, insieme al
fratello Antonio, tramanda con passione l’avventura iniziata della grande
famiglia Rallo. Avventura che prende il via nel 1983 con le storiche cantine di
Marsala e con le vigne di Contessa Entellina, nella Sicilia occidentale. Poco
dopo, Donnafugata approda anche a Pantelleria e oggi l’Azienda conta in tutto
338 ettari di vigneto. Il nome Donnafugata letteralmente significa “donna in
fuga”, alludendo alla regina Maria Carolina moglie di Ferdinando IV di Borbone
che nei primi dell’800 fuggì da Napoli e dalle truppe napoleoniche per
rifugiarsi proprio qui, dove sorge l’Azienda. L’effige della testa di donna con
i capelli al vento, logo dell’Azienda, evoca l’immagine della Regina. Ma sono
altre le immagini che parlano al cuore visitando questo luogo e sono
rappresentate dalle fotografie di famiglia collocate nel cortile e all’interno
delle cantine accanto alle botti. Insieme al profumo dell’uva e del legno qui
si respira la straordinaria solidarietà di una famiglia che ha fatto dei propri
legami affettivi la chiave del successo. Donnafugata propone visite guidate,
degustazioni professionali e originali esperienze multisensoriali che sposano
vino e musica. Da non perdere gli appuntamenti di Cantine Aperte l’ultima
domenica di maggio a Marsala, Calici di Stelle il 10 agosto con la vendemmia
notturna di Contessa Entellina e San Martino a novembre per celebrare la
vendemmia nelle cantine marsalesi.
Cantine Florio http://www.cantineflorio.it/vinomarsala/vinomarsala.htm
La Florio è una delle
cantine storiche siciliane, nata nel 1883 con Vincenzo Florio e oggi simbolo
della sicilianità nel mondo. Si estende su 20.000 mq ed è tra queste pareti in
tufo che il tempo affina i 5.000.000 di litri di vino Marsala contenuti in
fusti di rovere di Slavonia. Visitare queste Cantine significa fare un tuffo in una terra gloriosa,
passando attraverso luoghi che ospitarono personaggi illustri come Giuseppe
Garibaldi ma significa anche entrare in un mondo artigianale sofisticato. Lo
storico Baglio affacciato sul mare accoglie il visitatore con i suoi rigogliosi
giardini mediterranei ricchi di profumi e colori. Il viaggio prosegue nelle
Cantine che custodiscono nelle storiche botti i pregiati vini Florio. Un
microcosmo da scoprire grazie anche alla nuova Sala di Degustazione Donna
Franca Florio: un ambiente raffinato che offre al visitatore una suggestione
unica attraverso i profumi e i sapori dei vini Florio da assaporare in
riverente decantazione.
Cantine Pellegrino http://www.carlopellegrino.it/
L’Azienda
nasce nel 1880 dal sogno di Paolo Pellegrino. Tenacia e passione si tramandano
di generazione in generazione e l’Azienda cresce florida trainata
dall’insostituibile presenza femminile. E’ inscindibile la vita dell’impresa da
quella della famiglia Pellegrino, che ha fatto della propria esistenza un
marchio d’eccellenza. Il “futuro moderno” che sognava nonno Paolo è oggi
presente: 30.000 mq. di superficie con una capacità di 120.000 hl. di vino
marsala, un impero tuttora in espansione che mescola storia e innovazione.
Storia testimoniata dalla collezione di carretti siciliani esposti nella
Cantina insieme ai calchi in gesso di un’antica nave punica e all’archivio
Whitaker, contenente la corrispondenza commerciale tra Sicilia e estero dal
1814 al 1928. Il piacere di esplorare la storia si corona una saporita cena
all’interno delle Torri: due grandi silos del 1950 che oltre al ristorante con
vista panoramica sulle Egadi ospitano una sala riunioni, una cucina e una sala
di degustazione per soddisfare le esigenze dei più fini intenditori.
Baglio Oro http://www.bagliooro.it/home.html
L’Azienda
vanta una tradizione secolare vocata alla viticoltura. Le famiglie Cottone e
Laudicina hanno investito passione ed esperienza nella terra, trasformando i
vecchi poderi in una modernissima struttura vitivinicola multivarietale. “U
vecchiu Bagghio” ristrutturato è così rinato in una Cantina tecnologicamente
avanzata, adagiata sulle colline più alte dell’Agro Marsalese raggiungibili
percorrendo la Strada dei Bagli. Oggi Baglio Oro, grazie all’intraprendenza e
alla forza di carattere di Don Pino, Michele e Francesco, si offre al mercato
con i suoi primi preziosi frutti in bottiglia, rossi e bianchi. Prodotti di
qualità che non tradiscono il passato pur rispettando le più moderne
tecnologie. Ed è lo stesso Baglio Oro, all’interno del suo Museo dell’Arte
Contadina, a ricordare ai visitatori l’importanza delle tradizioni, insieme
alla fatica e al coraggio indispensabili per raggiungere traguardi di successo
come questo.
Donnafranca http://www.donnafranca.eu/
La
storia del Baglio Donna Franca è indissolubilmente legata al nome di Franca
Florio, fascinosa gentildonna palermitana ed esponente della Belle Epoque
siciliana tra la fine del XIX e il XX secolo. La sua figura statuaria, i
profondi occhi grigi e il sorriso smagliante si univano a una straordinaria
carica di seduzione e intelligenza, tanto che nella ascesa di Casa Florio ebbe
un ruolo strategico insieme al marito Ignazio. Visitare le Cantine significa
ripercorrere la storia di questo meraviglioso angolo di terra e il benvenuto è
dato proprio da una raffigurazione della bella Franca all’interno del cortile
che anticipa le Cantine vere e proprie. Qui non solo si ha la possibilità di
avventurarsi in un interessante percorso enogastronomico ma si può anche
soggiornare apprezzando la quiete profumata del luogo. Il relais Baglio Donna
Franca propone 14 camere e 1 suite, affacciate su un rigoglioso giardino con
piscina. Infine il ristorante “Seccu d’oru” propone menù turistici e
menù-degustazione nella più tipica tradizione siciliana, sposalizio perfetto
con i vini pregiati della Cantina.
BOX
LE BUONE SOSTE
Dove dormire:
Hotel
Carmine http://www.hotelcarmine.it/
Sorge
nel cuore di Marsala, accanto all’omonimo Monastero. Recentemente ristrutturato
in perfetta armonia con lo stile architettonico della città, l’hotel è una
bomboniera accogliente e raffinata. Il piacere di un soggiorno all’insegna
della quiete e del silenzio si mescola alla vitalità del centro della città.
Dove mangiare:
Ristorante
Le Lumie http://www.ristorantelelumie.it/
Le Lumie svetta in contrada
Fontanelle. Premio Slowfood 2012, è il luogo ideale dove poter gustare piatti
della tradizione locale rivisitati dalla creatività dello chef Emanuele Russo.
La cantina di vini riflette la straordinaria varietà dei prodotti autoctoni e
biodinamici con particolare attenzione al marsala e ai distillati.