A volte la somiglianza tra regno
vegetale e regno animale è straordinaria. Basta saperla scovare.
Cogliere un fico maturo dalla
pianta del giardino, per esempio, può portare inaspettatamente a tuffarsi in
mare per imbattersi in uno dei suoi tanti abitanti. Sì, perché se adagiamo sul
piatto quel bel frutto rosso pregno di linfa zuccherina e lo tagliamo
delicatamente in cinque fettine, i suoi lembi vermigli si schiuderanno
mollemente ai lati come docili lingue, scoprendo un cuore carnoso che rasenta
l’oscenità tanto appare sensuale. Ed ecco che questa profferta lasciva del fico
allo sguardo, prima ancora che al palato, ricorda la foggia di una stella
marina alla deriva. Una meravigliosa asteroidea che, con le braccia affusolate dai
riflessi d’oro rosso, s’abbandona sulla roccia lucente, mentre tutto il corpo
turgido si lascia avidamente leccare dal sole e dal mare, proprio come una dea assetata di vita.
Ripensandoci … a volte la
somiglianza tra regno vegetale e animale è straordinaria, sì, ma lo è ancor di
più quella con il regno degli esseri umani. Basta saperla scovare!