Un film francese, fuochi d’artificio, temporale.
Il film finisce, i fuochi si spengono, il temporale avanza.
E vince.
Voce da fuori che dà voce al silenzio di dentro.
Pioggia, musica, scintille sulla pelle.
Qualcuno mi ha detto che è bello non sentire bisogno di alcuno
perché così si sente il piacere della libertà.
Vieni tuono, vieni lampo, vieni pioggia.
Parlatemi, non voglio sentire il piacere della solitudine.
Voglio ascoltare la voce del desiderio.
Il film francese è un ricordo,
i fuochi d’artificio un abbaglio,
il temporale un compagno.
E vince.