CURATOLO ARINI, UNA
STORIA DI INTESE
Di Paola Cerana e Gaspare Signorelli
L’abbraccio avvolgente della città di Marsala, pregna di
sole e di mare, ci consegna nel fresco riposante di un antico baglio.
Una sala tappezzata di fotografie in bianco e nero, di stemmi
sopravvissuti al tempo e di riconoscimenti tuttora vivi narra la storia di una
famiglia che del vino ha fatto un’opera d’arte.
Siamo nella Cantina Curatolo Arini, la più importante Azienda
produttrice di Marsala a conduzione familiare presente in Sicilia.
“La storia non è
acqua. E’ vino.” Sentenzia con giustificato orgoglio Carlo Montalto,
responsabile commerciale dell’Azienda, avviandosi a presentarne l’evoluzione. Passato e presente s’intrecciano qui
dentro, mescolando il sapere dei “vecchi” all’intraprendenza dei giovani, ed è
questa la vera forza della Cantina Curatolo Arini. Cantina in cui moderne vasche in acciaio
inox a temperatura controllata e vasche in cemento affiancano grandi botti di
rovere di Slavonia, usate per l’invecchiamento del Marsala, mentre barriques
francesi e americane riposano all’ombra per adempiere all’affinamento dei vini
rossi.
La storia
Questa storia comincia lontano, nel 1875, quando poco dopo l’arrivo di Garibaldi
sull’isola il giovane Vito Curatolo Arini decide di costruire una cantina
proprio qui, nel cuore di Marsala. Lungimirante innovatore, Vito mira lontano e
vuole portare il frutto delle sue vigne alla massima espressione per far
conoscere a tutto il mondo l’eccellenza della sicilianità in bottiglia. E ci riesce.
L’etichetta da lui voluta per identificare i suoi prodotti (commissionata all’architetto Ernesto Basile,
padre del famoso “Liberty” o “Art Nouveau”) è tutt’oggi simbolo di eleganza e buon gusto,
intramontabile come l’Azienda. I suoi prodotti sono stati esportati tra i primi
in Europa, negli Stati Uniti e nel Sud America, osando un’agguerrita
concorrenza ai vinificatori siciliani di quel tempo. Così il sogno di esportare
il Marsala in tutto il mondo diventa presto realtà.
La
seconda generazione, Francesco, Vito, Leonardo e Giuseppe, conduce il lavoro
del padre a un successo esponenziale finché, negli anni ‘70, un gruppo
americano, la House of Seagram, invia in Sicilia esperti vinicoli della Paul
Masson (all’epoca la più importante azienda vinicola californiana) e grazie al
dinamismo commerciale della famiglia Curatolo Arini nasce una sinergia: una
joint venture per la produzione di vini da tavola con caratteristiche uniche,
in linea con le nuove tendenze di mercato.
Il presente
Ogni
nuova generazione ha alimentato la storia Curatolo Arini, arricchendo la
tradizione di innovazione, senza mai tradire la filosofia di famiglia. Una
famiglia legata da “intese” profondamente radicate al territorio siciliano. Oggi, dopo 140 anni, il sogno di
Vito è realtà consolidata: il nipote Roberto e il pronipote Sergio,
recentemente affiancati dai rispettivi figli Riccardo e Alexandra,
rappresentano un ponte sicuro verso un futuro ricco di ulteriori successi. Attualmente
l’Azienda controlla un centinaio di ettari di vigne nella Sicilia occidentale e
centrale sotto la supervisione di un talentuoso enologo toscano, Alberto
Antonini.
I vini
I vini Curatolo Arini sono il frutto
di una severa selezione monovitigno. Dai Curatolo Arini Nero D’Avola al
Curatolo Arini Zibibbo, fino al Coralto Nero D’Avola e al Coralto Grillo,
l’eccellenza della qualità è garantita dall’origine delle uve e dalla profonda
fedeltà verso il territorio d’origine.
Metodologie
tradizionali affiancano le più moderne tecniche di vinificazione: per i rossi
si adotta la criomacerazione, per imprimere ai vini un’espressione regionale
impossibile da imitare. Per i bianchi, la rimozione di qualsiasi ossidazione
dal succo d’uva prima della fermentazione infonde ai vini maggiore aroma e
consistenza, sempre nel rispetto di un’equilibrata eleganza.
Bianchi,
rosati e rossi fruttati vengono invecchiati sui lieviti in vasche di acciaio
inossidabile. Mentre i rossi “premium” sono invecchiati in botti di rovere di
differente misura che, in base al tipo di legno e tostatura, conferiscono ai
vini più complessità e al contempo più delicatezza.
Il Marsala, una storia
senza fine
Dal lontano 1773 - quando il mercante
inglese John Woodhouse inventò quasi per caso la primissima formula di vino
marsala durante una sosta al porto di Marsala - ad oggi, di strada ne è stata
fatta. Lo stratagemma di aggiungere alcool al buon vino siciliano per
conservarlo durante la navigazione verso Liverpool fu l’avvio della produzione
di questo nettare dai connotati unici nel panorama enologico internazionale.
Tradizionalmente il Marsala viene
prodotto esclusivamente nella zona del trapanese, ad esclusione di Alcamo e delle isole di Pantelleria, Favignana, Marettimo e Levanzo. Per
potersi chiamare “marsala” il vino deve essere invecchiato e imbottigliato
nella stessa zona di produzione. Nasce con la tecnica del “perpetuo”, tipico
vino marsalese color giallo dorato dal sapore vagamente aspro, invecchiato in
grandi botti per 30 – 40 anni. Tradizionalmente ogni anno viene prelevata dalla
botte una percentuale di 1/20 imbottigliata e subito reintegrata con ottimo
vino d’annata.
Il Marsala oro e il Marsala ambra nascono
da uve a bacca bianca (Grillo, Cataratto, Inzolia, Damaschino). Quello rubino
da uve a bacca rossa (Pignatello o Perricone, Nero D’Avola o Calabrese, Nerello
Mascalese). Tutti sprigionano il sapore del sole impavido di Sicilia e
trasmettono la corposità di una terra ardente addolcita dal mare, in una
mescolanza di sentori e sfumature che solo la passionalità di quest’isola sa
infondere al palato e al cuore.
Il Marsala Curatolo Arini è lasciato
riposare in tradizionali botti di rovere, per imprimere un perfetto equilibrio
di gusto, eleganza e complessità. A seconda della gradazione alcolica (dai 17
ai 18 gradi) e della durata dell’invecchiamento (da 12 mesi a 10 anni) si
distinguono diverse selezioni di Marsala: Fine, Superiore, Superiore Riserva,
Vergine, Vergine Riserva. Mentre in base al contenuto zuccherino si distingue,
in un dolce crescendo, tra Marsala Secco, Semisecco e Dolce.
La seduzione delle emozioni
Ambra, oro o rubino … aperitivo, cena
o dopocena … in cucina, a tavola, in salotto. Un grande Marsala è sempre un
amico sincero, una compagnia per ogni occasione da assaporare con la giusta
armonia. Se saputo bere seduce ma non tradisce, esalta i buoni sentimenti e
accende le emozioni: consumato con gli amici invita alla convivialità,
condiviso con la persona amata induce al piacere…
Le eccellenze Curatolo Aruini
Marsala
Riserva Storica 1988
Frutto di un selezionato blend di vini Grillo e
Cataratto, è stato un segreto gelosamente custodito per anni. Dal colore
brillante con riflessi ambrati, sviluppa intensi e complessi aromi di sciroppo
di albicocca, datteri e spezie. Denso,
avvolgente al palato con tracce di caramello e mandorle amare, rilascia un finale
molto persistente.
Elegante vino da dessert o da
meditazione. Temperatura di servizio: 15 °C.
Marsala
Superiore Riserva
Il blend di Grillo, Cataratto e Inzolia sprigiona note
intense di mandorla amara, datteri, uva sultanina
e
vaniglia, al palato risulta morbido, elegante e pieno con un piacevole finale
di frutta secca. Servito freddo è ideale come aperitivo o a temperatura
ambiente come vino da meditazione. Sorprendente con formaggi forti come il
pecorino stagionato, il gorgonzola, lo stilton, o con dolci Siciliani.
Temperatura di servizio: 10 - 15 °C.
Marsala
Superiore Secco
Stesso blend sopradetto con note bilanciate di mandorla
tostata, fichi secchi e uva passa, con delicati sentori di vaniglia e legno. Al
palato risulta morbido, elegante e moderatamente secco. È adatto
all’abbinamento con preparazioni a base di crema, ricotta dolce o frutta oppure
dolci a base di mandorla ed è sorprendente con il cioccolato. Adatto anche con
formaggi a pasta dura. Temperatura di servizio: 15 - 16 °C.
Marsala
Superiore Garibaldi
Prediletto da Garibaldi, per questo noto anche come
“Garibaldi Dolce”, presenta note di frutta secca, fichi, mandorle con delicati
sentori di miele e vaniglia.
Al palato
risulta morbido e pieno con un finale piacevolmente dolce. È adatto
all’abbinamento con preparazioni a base di creme oppure dolci a base di
mandorla, frutta o ricotta dolce. Temperatura di servizio: 13 - 15 °C .
Marsala
Fine
Invecchiato almeno un anno è adatto all’abbinamento con
frutta secca e biscotti da forno. Per la sua versatilità è un ottimo
ingrediente in cucina.