Ogni volta che guardo il mio Rocky negli occhi, mi domando –
e gli domando – chi c’è dentro di te? Chi
sei, a cosa pensi, perché non parli…?
Eppure lui, il mio amato e innamorato
molosso, col suo sguardo silente parla, parla eccome, perché lui pensa, sente e comunica,
proprio come noi esseri umani. E noi sempre ci capiamo!
E ogni volta che mi perdo nei suoi amorevoli occhi scuri, è
impossibile non vedere quella parte di me che c’è in lui. Allora, da
buona darwiniana, penso che se si smettesse di voler antropomorfizzare gli animali in
impossibili proiezioni di sé e si accettasse, piuttosto, l’animalità che c’è in
noi, riusciremmo a gestire meglio pulsioni, istinti e paure che con i nostri simili a quattro zampe per
natura condividiamo, relazionandoci meglio con noi stessi e con gli altri. Animali
compresi.
Ogni volta che guardo il mio
Rocky negli occhi, anche lui sicuramente si domanderà – e mi domanderà – chi c’è dentro di te? Chi sei, a cosa pensi …
e perché parli? Non serve ... tanto noi ci capiamo!”