A volte è assai difficile riuscire ad essere obiettivi.
Soprattutto quando ci son di mezzo sentimenti forti. Come l’amicizia o l’amore.
Il coinvolgimento affettivo non segue la testa ma il cuore.
Allora, in questi casi, la comunicazione diventa fondamentale. Altro che
silenzi magici! Quelli scavano abissi, alimentano errori.
Una comunicazione schietta, trasparente, coraggiosa, fatta
con gli occhi negli occhi…una comunicazione parlata non scritta, perché la voce
è il corpo dell’anima. Questo ci vuole per tentare, almeno, d'essere obiettivi.
Perché la parola può mentire, la voce
difficilmente. Toni, sospiri, pause, balbettamenti, accentuazioni,
schiarimenti. Son tutte sfumature emotive che danno corporeità alla parola pensata.
Quella scritta, invece, finisce per assumere la corporeità affettiva di chi la
riceve, di chi la legge, con tutti i rischi che il fraintendimento comporta, in
questa staffetta verbale da mente a mente. O da cuore a cuore.
E quando ci son di mezzo sentimenti forti, come l’amicizia o
l’amore o, peggio, tutti e due insieme, guai a inciampare in un sassolino fatto di
parole fraintese. Si rischia di cadere in un precipizio di amarezza e di
rancore, tirandosi dietro anche tutto il giusto e il bello da salvare. Un
precipizio che con il tempo, nel migliore dei modi, finisce nell’odio. Nel peggiore,
nell’indifferenza.
Peccato che chi mi legge ora non possa sentire la mia voce, perché
è gioiosa e colorata. Come nessun silenzio potrebbe dire.
Se l' amicizia (l'amore) è salda può bastare un fraintendimento per fare precipitare tutto?
RispondiEliminaPuò capitare, ahimè. Ma si può anche recuperare tutto se si è in due a volerlo...
EliminaSicuramente
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