mercoledì 17 agosto 2016

Dormiveglia


Gusto l’alba nel dormiveglia.
Cullata dal manto soffice dei sogni ancora caldi, mi stiracchio verso i primi pensieri del mattino.
Non so bene se appartengo ancora alla beatitudine dell’incoscienza onirica o se quel barlume di ragione che piano piano s’accende in testa già mi ruba all’illusione d’innocenza.
So solo che è tranquillizzante questa sospensione. 
E’ come essere immersi in una vasca d’acqua tiepida, la stessa temperatura dentro e fuori, nel cuore e sulla pelle, senza più contorni, senza più confini tra il mondo interiore e quello esteriore. Come un feto dentro il bozzolo liquido del grembo materno.
Nemmeno il tempo di scrivere queste poche righe che già se n’è andata.
L’alba s’è fatta mattino.
E io, come ogni giorno, rinasco.


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