Da roccaforte
industriale a gioiello architettonico della Giudecca, l’Hotel Hilton Molino
Stucky Venice trasforma la storia in arte e la tradizione in eleganza
“Venezia, metà donna, metà pesce, è una sirena che si
disfà di una palude dell'Adriatico.”
Così scriveva,
con tocco immaginifico, Jean Cocteau nel ‘37. Questo simbiotico
intreccio tra creatura femminea e acquatica nasce non solo dalla naturale
compenetrazione di Venezia con il mare ma anche dalla fisionomia geografica:
visto dall’alto, il profilo lagunare somiglia infatti a quello di un pesce. Ne
emerge una Sirena che, con seducente sensualità, innamora il viandante di
passaggio. L’acqua è l’anima di Venezia, le scivola dentro e la circonda, come
a volerla abbracciare e proteggere, strappandola e donandola al tempo stesso
alla terra. La città è un labirinto di corridoi e salotti, dove si cammina
sempre dentro senza essere mai veramente fuori. Il gioco di calli, campi e
campielli prende per mano, e forse anche un po’ in giro, come fosse sempre
carnevale. Uno degli argomenti più attraenti di Venezia è lo sposalizio tra
arte e storia che invita il turista al piacere non solo estetico ed estatico ma
anche culturale e intellettuale. La chiese e i palazzi affacciati sui canali
raccontano infatti secoli di avventure, conquiste e vittorie, rendendo Venezia
la Sirena più attraente del Mondo.
L’isola della
Giudecca e l’antico Mulino
Uno degli storici palazzi veneziani era, in origine, un magnifico
mulino per macinare il grano. Oggi è l’Hotel Hilton Molino Stucky Venice che, con
il suo glorioso passato, valorizza la bella Isola della Giudecca, la più grande della città lagunare. “Giudecca”, in
dialetto istriano, indicherebbe il mestiere di conciare le pelli ma il termine rimanda
anche al concetto di “giudicato”, sentenza con cui nel IX secolo la Repubblica
attribuiva i terreni a nobili esiliati.
Storicamente
la Giudecca fu sede di conventi e oasi di villeggiatura della nobiltà
veneziana. Fulcro di un vivace fermento culturale, l’Isola fu anche
palcoscenico di molti eventi mondani animati da personaggi eccentrici come
Giacomo Casanova, Wolfgang Goethe e Lord Byron. Con l’avvento dello sviluppo
industriale, la Giudecca venne colonizzata dalla famiglia Stucky con i suoi ambiziosi
progetti industriali, tra cui il Molino con il suo pastificio.
Oggi, grazie al “Progetto Giudecca”,
l’isola è un simbolo non solo culturale ma anche architettonico, grazie alla saggia
reinterpretazione del passato armonizzato con il presente.
L’Hotel Hilton Molino
Stucky Venice
E’ il gioiello
dell’isola. Il primo progetto del Molino risale al 1884 per volontà
dell’industriale svizzero Giovanni Stucky. Dopo numerosi e successivi
ampliamenti, il pastificio famoso per la Superpasta Stucky, raggiunse 30.000 mq
di superficie con una produzione di 50 tonnellate di farina al giorno, dando un
contributo decisivo all’economia di Venezia. Con i conflitti mondiali e
l’incalzare della concorrenza, il Molino s’è avviato al declino fino alla
cessazione dell’attività fino a che il Ministero per i Beni Culturali non l’ha
resuscitato in un maestoso complesso alberghiero.
L’attuale Hotel cinque stelle, inaugurato nel giugno del 2007, è frutto del sapiente restauro di 13
edifici dell’antico Molino di cui conserva negli arredi interni suggestive
tracce. Questo moderno
capolavoro veneziano, simbolo della città lagunare, coniuga mirabilmente
intimità e spazio, boiserie e luminosità, un’armonia architettonica che culmina
nella torre neogotica a due passi dal cielo. Pur essendo un’oasi di pace, l’Hotel
è raggiungibile in soli 30 minuti di barca dall’aeroporto Marco
Polo e 15 dalla stazione ferroviaria di Venezia Santa Lucia, ed è vicinissimo alle
vetrerie di Murano.
L’Hotel Molino
Stucky Venice offre 379 camere di diverse tipologie in un crescendo di eleganza:
dalle Guest Room alle Junior Suite, fino alle 5 Tower Suite. Il top è
rappresentato dalla Presidential Suite, alla sommità della torre, una vera
nicchia di lusso con accesso privato, che accoglie le opere pittoriche
dell’artista Marco Nereo Rotelli.
L’Hotel vanta il più
ampio e moderno centro congressi di Venezia che, con una superficie complessiva
di 2.600 mq, gli ha valso due premi per miglior Conference Hotel in Europa e in Italia. Un’invitante piscina all’ultimo piano e un centro Spa completano
l’accoglienza, insieme naturalmente ai 5 Ristoranti e Bar: Aromi, Il Molino, Bacaromi, Rialto Bar &
Lounge,
SkyLunch Pool Restaurant e l’imperdibile Skyline Rooftop Bar, all’ottavo piano. Lo Skyline è uno dei locali più cool d’Italia, premiato dal Gambero Rosso tra i Migliori Bar del nostro
Paese. Attrattiva del locale, oltre al cielo stellato che nei
notturni veneziani fa da contraltare alle luci della laguna, sono i cocktail
del barman Riccardo Semeria, reduce di una lunga esperienza nei locali più eleganti del mondo. Altra
chicca dell’Hotel è la Piazzetta Nutella, uno spazio gourmet
allestito in un arioso campiello, dedicata alla crema spalmabile più amata al
mondo.
Uno dei segreti del crescente
successo dell’Hilton Molino Stucky Venice è senza dubbio la sua gestione. Il
General Manager Alessandro Cabella, al rigore di un’oculata gestione dal
respiro internazionale, sposa grande sensibilità e rispetto per le persone che
con lui collaborano. Quest’armonia di squadra fa dell’Hotel una grande famiglia
e infonde all’ospitalità un particolare calore, apprezzato sia dai turisti
stranieri sia da quelli italiani. In vista del nuovo anno e dell’Expo 2015, la
Direzione ha in programma nuove ambiziose sfide per far sì che l’Hilton Molino
Stucky Venice brilli di stelle sempre più lucenti.
Il Ristorante Bacaromi
Il “bàcaro” è la
tipica osteria veneziana dove, anticamente, si consumavano semplici spuntini
insieme a un calice di buon vino (la cosiddetta”ombra”, dall’abitudine
di seguire l'ombra del campanile per proteggere il vino dal sole, quando ci si
riuniva nei campielli).
Il Ristorante
Bacaromi dell’Hotel Hilton Molino Stucky Venice, con un design contemporaneo
dall’appeal accattivante, interpreta quest’antica tradizione. La cena, servita
anche sulla terrazza, ripercorre i sapori tipici della cucina
veneziana, con una scelta attenta delle più gustose proposte gastronomiche locali.
E’ questo il concept innovativo del Bacaromi: la Cicchetteria
Veneziana che attrae non solo i numerosi ospiti stranieri
ma anche i veneziani fedeli ai sapori autentici.
L’atmosfera
accogliente del Bacaromi abbraccia non appena varcata la soglia. Gli arredi e
le decorazioni vintage si armonizzano con il pavimento mosaicato e ogni
dettaglio pare narrare la storia della Venezia che fu. Il tutto presentato
all’insegna del glamour e della modernità: i tavoli e le sedie sono del noto
architetto Paolo Lucchetta, mentre i cicchetti sono opera dell’Executive Chef
Ivan Catenacci, regista di un repertorio gastronomico che stupisce e appaga
dall’inizio alla fine. Anche oggi, come un tempo, l’ombra – ovvero il vino - è protagonista
al Bacaromi e ogni etichetta proviene rigorosamente dal Triveneto, imbottigliata
direttamente dalla damigiana. I cinque cicchetti tipici e i piatti creati
dall’Executive Chef compongono il menù rilegato in sughero, scritto in dialetto
veneziano e in lingua inglese, menù che giostra dal Fritto Misto alla Pasta e Fasoi.
“L’apertura del Bacaromi è un’ulteriore testimonianza del nostro impegno a
rivisitare l’offerta food&beverage del nostro Hotel, nel segno della
gastronomia e del design contemporaneo” - sottolinea con
soddisfazione il General Manager Alessandro Cabella - “Partendo dalla base della tradizione, ci divertiamo a reinventarla,
proponendo piatti classici della cucina locale ed esaltando i prodotti della
nostra terra.”
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