Dove il sole bacia il
mare e la salute sposa la bellezza cresce una carota tutta speciale: la carota
novella di Ispica Igp
Olio, vino, arance, pesce … mare, sole, passione e
generosità.
Per queste e molte altre virtù naturali e umane la bella
Sicilia da sempre si fa amare da tutti, in Italia e nel mondo. C’è tuttavia un
prodotto di cui poco si parla, sottovalutato forse per la sua umile e pur
preziosa natura, un prodotto che invece accende di insospettato colore l’appetitoso
panorama gastronomico siciliano.
E’ la carota. In particolare la carota novella di Ispica Igp,
frutto di quel territorio denso di storia e di natura che si srotola tra le
province di Ragusa, Siracusa, Catania e Caltanissetta, nell’estrema punta
sud-orientale dell’isola. E’ qui che, benedetta dal sole e carezzata dalle
brezze marine, la carota novella ha messo letteralmente le proprie radici, stimolando
una propria economia e un sistema produttivo unico nato da una lunghissima
tradizione popolare.
Le sue origini risalgono agli anni Cinquanta e da allora il
suo colore solare s’è aggiunto a quelli delle altre bellezze della zona: quelle
naturali di Capo Passero, Pozzallo e Porto Palo, e quelle culturali di Noto,
Modica e Scicli. E’ qui, dunque, che il gusto della semplicità sposa quello del
barocco, alimentando quella straordinaria convivenza tra genuinità del
territorio e sontuosità architettonica che solo la Sicilia vanta.
La sua terra natia
E allora, prima di sederci a tavola per assaggiare la
dolcezza della carota novella di Ispica, facciamo una passeggiata attraverso i
luoghi delle sue origini. L’antica Hispicaefundus, che oggi conta circa 15 mila
abitanti, domina il mare dall’alto di una collina dolcemente degradante verso l’azzurro
delle onde. Il mare è a pochissimi chilometri, pare di toccarlo da quassù, e i
ruderi della fortezza, nucleo originale dell’antica città, sembrano aver
stipulato un sodalizio eterno con il blu degli abissi, aggiungendo il fascino
della storia alla bellezza della natura. Dieci chilometri di spiagge, in gran
parte libere, insieme all’area archeologica della Cava di Ispica sono già un
argomento convincente di seduzione. Quando poi, appagati gli occhi, ci siede a
tavola per appagare anche il palato e si assaggia la carota novella di Ispica
nelle sue declinazioni, ecco che l’innamoramento per questi luoghi è assolutamente
definitivo.
Perché la carota
novella di Ispica è speciale?
Un ortaggio apparentemente umile nasconde, in realtà, virtù nobili
dovute in parte alla generosità del microclima e in parte alla sapiente
laboriosità degli agricoltori siciliani. Qui le temperature medie invernali
sono particolarmente elevate, così come il numero di ore di luce solare, e i
terreni di medio impasto parzialmente sabbiosi forniscono alla carota novella
preziosi elementi nutritivi con buone caratteristiche di profondità e
freschezza. Anche il colore brillante è opera della natura e rivela una
metabolizzazione ottimale tra zuccheri, vitamine e minerali. Salubrità e tracciabilità
del prodotto sono garantite anche da un disciplinare che prevede una rotazione
colturale triennale che eviti la stanchezza dei terreni.
La precocità della maturazione contraddistingue la carota
novella di Ispica, donandole una ricchezza di carotene e glucosio unica. Al
consumatore, giunge solo dopo aver ultimato il ciclo di maturazione in campo
aperto, circa alla fine di febbraio, da qui il segreto del suo successo
espresso in quel “novella” che accompagna il nome, sinonimo di croccantezza,
aroma erbaceo e colore del sole.
Un Consorzio tutto
per ‘lei’
Il Consorzio di Tutela Igp, nato nel 2010 ,riunisce 12
produttori (il 50% di quelli di tutta la zona) e insieme alla volontà di
ampliare i propri orizzonti di produzione mira a promuovere un consumo
consapevole, grazie alla distribuzione della carota novella in tutta Italia e
all’estero. “Noi raccogliamo quando gli
altri seminano” - afferma Carmelo Calabrese, Presidente del Consorzio
- “il nostro punto di forza è il ciclo produttivo: seminiamo in autunno
per raccogliere in primavera.” Ecco perché la carota novella di Ispica non
è solo argomento di salute e bontà ma anche di guadagno e competitività. Partecipa, infatti, a
FruitLogistica a Berlino, la fiera internazionale più importante dedicata ai
prodotti ortofrutticoli.
Mangiatela cruda!
Mangiatela cruda!
Umile ma saporita, semplice ma ricca. La carota novella di
Ispica, miniera di minerali (ferro, calcio, magnesio, rame, zinco) e vitamine
(B, PP, D, E, C), esprime il meglio di sé se consumata cruda, in purezza oppure
declinata in succhi, centrifughe o estratti. La crudità lascia intatte le sue
virtù: dolcezza, profumo e croccantezza si sublimano al palato sprigionando
nell’esperienza gustativa tutta la generosità della Sicilia.
Oltre al piacere, la salute. L’elevato contenuto di vitamine
e minerali aumenta le difese dell’organismo, la capacità di sfidare malattie
infettive, le affezioni polmonarie e gastro-duodenali e le dermatosi. Per la
gioia delle signore (ma non solo), la carota novella di Ispica previene
l’invecchiamento grazie all’azione antiossidante contro i radicali liberi.
Inoltre, è compatibile con l’alimentazione dei diabetici per via del basso
carico glicemico e perché l’alto livello di carotenoidi nel sangue
esplicherebbe un effetto protettivo verso il metabolismo glucidico, regolando
anche i livelli di colesterolo. Infine, l’alto contenuto di falcarinolo rende
la carota un’arma antitumorale, con un’accortezza: questo composto anti-cancro
si conserva al meglio se le carote eventualmente cotte vengono lasciate intere
e non tagliate a pezzi.
Per chi invece non ha problemi di salute e si sente libero
d’essere goloso, la carota novella di Ispica si propone in infinite
declinazioni gustose: dalla confettura al cioccolato, dai biscotti alla crema
liquorosa. Anche se il massimo del piacere, quello che mette tutti d’accordo,
viene sempre dalla semplicità: una croccante carota novella di Ispica appena
colta tuffata in un profumato olio extravergine di Sicilia.
Ed è la
quintessenza della felicità.
Molto bello e professionalmente perfetto, Paola. Lo mando ai miei amico in loco e in continente!
RispondiEliminaGrazie. Controllo "falcarinolo"... lo incontro perla prima volta!
Grazie Enzo!
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