Da Casa
Mirabile, con amore
E’ una notte incantevole.
Una di quelle che capitano solo da bambini, nei sogni o nelle favole. Una
di quelle notti che non si dimenticano più.
Rimasta finalmente sola, mi beo distesa sotto un mare di stelle che
pare cancellare ogni dubbio sull’esistenza di un Creatore che l’abbia voluto lì
per custodire desideri segreti e mortali speranze. Tutt’attorno silenzio. Solo
alberi di ulivi, viti, fichi d’india e agrumi e nascosti nell’oscurità conigli
e lepri, rifugiati nel sonno prima che le prime luci dell’alba li riportino a
saltellare nel verde. Non che io li veda ora, ovviamente, ma ripenso alla
mattina di questo stesso giorno quando, affacciata alla finestra della mia
camera per godere del primo sole, avevo visto nell’erba spuntare le buffe orecchie
di quelle creature in libertà che giocavano a rincorrersi attorno alla piscina,
beatamente ignari della presenza umana.
Mi trovo a Menfi, un paese delizioso in provincia di Agrigento, nella
Sicilia meridionale, sopravvissuto finora all’orda barbarica del turismo
costiero e ancora fortemente legato alla tradizione agricola dei suoi abitanti.
In grembo a un colle, esattamente dove mi trovo io, sorge Casa Mirabile, un antico
Baglio immerso in un generoso uliveto e ricche distese di viti, ulivi e agrumi.
Edificato nel 1800, destinato in origine alla lavorazione del vino, oggi Casa
Mirabile è un Relais finemente ristrutturato grazie alla passione di Fabiola e
Lillo Barbera che, con paziente ricerca e raro buon gusto, hanno riportato
questo luogo allo splendore di un tempo.
Mentre inseguo con lo sguardo rapito due stelle cadenti, ripenso a
quel che mi ha raccontato la mattina il padrone di Casa, Lillo, e mi sento improvvisamente
risucchiare fuori dal tempo. Casa Mirabile, infatti, era un’Antica Riserva del
XVII secolo, proprietà di un ricco nobiluomo agrigentino che la volle regalare
alla sua adorata in segno d’amore. Scelse proprio quella casa in collina
affinché ella ogni mattina potesse svegliarsi guardando il mare, che tanto
amava, rimanendo tuttavia protetta dalla calura sicula, talora impietosa, che
avrebbe mal sopportato provenendo del freddo Nord Europa. La nobildonna scelse
gli arredi portando con sé il tocco della sua terra d’origine e si dedicò con
passione al giardino circostante, finché il nobiluomo rimasto vedovo poté
finalmente ritirarsi a vivere con lei e gioire insieme di quell’incantevole
panorama per il resto dei loro anni.
Dal fascino del passato, alla seduzione del presente. Oggi Casa
Mirabile è più bella che mai. Il restauro è frutto di uno studio accurato per
mantenere i colori originali e anche la scelta dei complementi d’arredo ha
rispettato le radici storiche, senza naturalmente trascurare tutti i dettagli
che possano viziare gli ospiti durante la loro permanenza qui. Qui, dove la natura è ancora incontaminata e la mano dell’uomo è
intervenuta su di essa con rispetto e gratitudine, per valorizzarla senza tradirla:
la spiaggia bianca protetta dalle canne di bambù, i tramonti rosso fuoco, il
profumo di ginestre e rosmarino, gli olivi secolari e i vigneti opulenti che
raggiungono morbidi il mare per abbeverarsi di fresca salsedine.
E’ una posizione privilegiata quella di Casa Mirabile che concilia
la quiete e la gaiezza del paesaggio con le bellezze storiche e artistiche dei
dintorni. Dalla Valle dei Templi di Agrigento alla splendida Sciacca, dal
parco archeologico di Selinunte alle ristoratrici acque calde di Montevago: un
incanto senza paragoni, per gli occhi e lo spirito. Ma siccome anche il corpo
pretende la sua parte, ecco sopraggiungere altri piaceri. La cucina di Casa
Mirabile è una tentazione senza peccato, fatta con semplicità e genuinità,
perché qui tutto viene direttamente dal mare e dalla terra tutt’attorno,
senza intromissioni artificiali. Dalla prima colazione alla cena, Lillo
coccola gli ospiti con proposte fuori del comune per la schiettezza dei
sapori, soprattutto per chi viene dal nord, come me. Pane cunzato, per
cominciare, con quell’olio e quell’origano e quei pomodorini che solo qui
sprigionano tutto il profumo e il sapore del sole. Ed è solo l’inizio, in un
crescendo di piacevoli attentati alla gola, cui è impossibile non cedere.
A Casa Mirabile ci si sente davvero a casa. Solo 11 camere, tutte
arredate con sobria semplicità e buon gusto, mantengono un’atmosfera intima e
informale allo stesso tempo, raccontando la sicilianità più autentica, quella
raccontata in tante pagine di romanzi scolpiti nel tempo.
E così, mentre saluto l’ultima stella cadente in questa notte
indimenticabile, sorrido al cielo ed esprimo un desiderio: quello di
ritornare qui, sotto questo mare di stelle, almeno un’altra volta in vita mia.
Effettivamente lo scenario chiama amici sensibili a raccolta per un viaggio reale che porti a provare le sensazioni che P ha descritto con sfumature inimitabili.
RispondiEliminaMi è capitato in ottobre, da Selinunte a Menfi, ammirando e immaginando un risveglio al teatro di Eraclea Minoa, lo sguardo dal costolone alla spiaggia di Eraclea, la roccia bianca candita con aspetto di pomice e straordinario richiamo al Circeo... Ma con il teatro greco sull'altopiano e mare aperto... teatro e centro abitato sotto copertura ancora da perfezionare... e ricostruire le favole di quel tempo!