Poco
lontano dalla Laguna dello Stagnone, il Circolo Velico di Marsala è punto di
ritrovo per gli appassionati del mare, velisti professionisti e semplici
turisti. Un’escursione in barca a vela verso le Isole Egadi è un’occasione
imperdibile per vivere il mare nel silenzio del vento: un tuffo nelle acque
turchesi di Favignana e magari una sosta alle deliziose isolette Marettimo e
Levanzo lascerà un segno indelebile nel cuore, quasi a stringere una segreta
complicità con il mare di Sicilia.
Ma
se i luoghi sono unici e irripetibili per bellezza e sentimenti che suscitano,
sono le persone a farli respirare rendendoli vivi e immortali. Persone speciali
che, da incontri apparentemente casuali, finiscono per far parte della nostra
vita, della nostra memoria e dei nostri pensieri.
Anche
qui, al Circolo Velico, è facile incontrare persone speciali, che con la
propria esperienza trasformano una anonima escursione in barca in una giornata
indimenticabile, densa di emozioni decantate nel silenzio del vento. Il “Vento
delle Egadi”! Non è solo la professionalità maturata in tanti anni di vita in
mare ma soprattutto quella naturalezza, quella semplicità, quella spontaneità
che i siciliani sanno comunicare, facendoti sentire parte del loro mondo, della
loro terra, della loro vita... Facendoti sentire sempre un po’ lì, con loro, con Gaspare, Nicoló e Antonio, con le vele spiegate e il sorriso negli occhi.
Ci
sono poi marsalesi che hanno fatto letteralmente la storia del mare. Come i
fratelli Bonanno, maestri d’ascia, che da quattro generazioni si tramandano
l’arte di costruire barche. Come non restare incantati davanti allo sguardo
colmo di ricordi di Francesco Bonanno che da sotto il suo cappello largo di
paglia racconta fiero la sua storia! Lui e i suoi fratelli intuirono la tecnica
navale fenicia, conosciuta solo agli eredi di Nelson, e si dedicarono per anni
alla costruzione di imbarcazioni a metà tra l’opera ingegneristica e l’opera d’arte.
Perché la passione è questo che crea: l’arte. Brilla di orgoglio l’occhio di Francesco
quando mostra la fotografia di una sua creazione, la “spira” di Archimede: la riproduzione in
legno della spira elicoidale capace di travasare l’acqua del mare da una vasca
all’altra, utilizzata qui per la lavorazione del sale. E ha proprio ragione di esserne fiero!
Così,
trasportata in una manciata di minuti dal passato al presente della storia
marsalese, ancora cullata dall'avvolgente dolcezza del mare, rimescolo sensazioni contrastanti: il piacere dell’incontro, la
nostalgia della partenza e il desiderio di tornare presto a volare nel Vento delle
Egadi.
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