SULLE TRACCE DI GUGLIELMO TELL
Cosa c’entra un ristorante nel cuore di Zurigo con
Guglielmo Tell?
Ce lo racconta un cronista, Gerold Edlibach, il
quale narra che il 3 maggio 1469 in 24 case situate a Gassen, Zurigo, si
sviluppò un pericoloso incendio e che molti cittadini particolarmente generosi
accorsero con i battelli dalle rive del lago per aiutare a spegnere il fuoco.
Con l'andar del tempo solo poche di queste case furono ricostruite, perché la
popolazione era diminuita enormemente in seguito alla guerra.
Con le guerre di Borgogna fu accumulato un ingente
bottino di armi che doveva essere custodito in un luogo appropriato. Sotto il
patronato del borgomastro Hans Waldmann fu quindi decisa la costruzione di un
nuovo arsenale. Secondo la cronaca di Edlibach, figliastro di Waldmann, nel
1487 furono gettate le prime fondamenta dell'arsenale proprio a Gassen.
Tra i cimeli del ricco bottino pare si trovasse anche
la balestra di Guglielmo Tell. Balestra che fu poi trasferita al Museo Nazionale
insieme ad altri preziosi oggetti.
Fino al 1554 il piano superiore dell’arsenale venne
utilizzato come granaio per le riserve di cibo e le provviste di pane. Durante
l'anno 1554 il granaio fu trasferito al convento di Oetenbach secolarizzato al
tempo della Riforma. Quando il 6 gennaio 1848, dopo la guerra del Sonderbund,
il colonnello Ziegler riportò a Zurigo le armi di Ulrich Zwingli, ricevute in
dono dal governo di Lucerna, furono anch’esse riposte nell'arsenale giallo, così
chiamato per il colore delle sue mura.
Negli anni successivi, Gassen subì diverse
ristrutturazioni e, nel 1867, quando un nuovo arsenale fu pronto per l'uso, i suoi
tre vecchi arsenali vennero messi in vendita all'asta al maggiore offerente. La
parte rivolta verso la Bahnhofstrasse di uno di questi edifici fu adibita a
casa privata, mentre la parta esterna servì come magazzino di ferramenta.
Infine, durante i lavori di trasformazione del 1926, fu riparato
il tetto dell’edificio e al pianterreno venne costruito quello che attualmente
è il ristorante birreria "Zeughauskeller".
Oggi, in questo ambiente rustico e conviviale intriso di storia e
leggenda, si servono specialità uniche, come lo “spezzatino alla zurighese” e
la cosiddetta “spada del sindaco”, una paillard di baby beef avvolta sulla lama
di una spada, insieme a schiumosi boccali di birra che resusciterebbero anche
Guglielmo Tell.
SPEZZATINO ALLA ZURIGHESE
Lo Zürcher Geschnetzeltes o spezzatino alla zurighese appartiene alla
città di Zurigo tanto quanto il fiume Limmat che la attraversa. E’ un must, un rito, per il turista di
passaggio gustarlo almeno una volta, per condividere anche a tavola la
quotidianità di questo angolo di Svizzera. E scegliere di assaporare questo
piatto calandosi nell’atmosfera calda e conviviale dello Zeughauskeller è
certamente il modo migliore per innamorarsi definitivamente di Zurigo e dei
suoi sapori.
Ingredienti:
600 g anca di vitello
sminuzzata
150 g rognone di vitello
20 g farina bianca
2 cl olio di arachidi
4 g mix di sale espezie per carne
20 g burro
1 pz cipolla tritata
200 g champignon bianchi
4 cl vino bianco
2,5 dl panna
40 g glassa di carne (o
estratto di carne)
1,2 kg patate a pasta soda
q.b. sale e pepe macinati
freschi
panna montata per decorare
Preparazione:
Carne e salsa.
Cospargere lo spezzatino con la farina e rosolarlo brevemente nell’olio di
arachidi caldo. Toglierlo dalla padella e ripetere l’operazione con il rognone.
Coprire entrambi e tenerli in caldo.
Mettere la cipolla e il
burro nella padella a imbiondire. Tagliare a fettine gli champignon e versarli
nella padella facendoli cuocere brevemente. Rimuovere i funghi e tenerli in
caldo. Annaffiare il succo della carne con il vino bianco e lasciare addensare.
Aggiungere la panna e la glassa di carne, portare a ebollizione e lasciar
cuocere a fuoco lento. Insaporire con sale e pepe.
Aggiungere lo spezzatino, il
rognone e gli champignon e far cuocere per qualche minuto.
Rösti. Cuocere
le patate il giorno prima, non troppo morbide. Sbucciarle e grattugiarle
grossolanamente. Scaldare il burro in una padella, aggiungere le patate
grattugiate, dare loro la forma tonda e salare. Friggere a fuoco lento sino a
quando il lato inferiore risulta dorato. Girarli con un coperchio e portare a
termine cottura.
Disporre sul piatto i Rösti
e lo spezzatino e decorare a piacere con la panna montata.
Roesti! comperarli ben preparati e conservati nelle drogherie di fine tradizione... magari provando anche gli...Spaetzli, altro complemento patatofilo di stirpe alpina, capace di sollevare il sapore di pietanze nettamente... a...nimate da proteine a...vegane... ( a-végàn, in bustocco macheronico).
RispondiEliminaBuon CH!
Grazie Enzo :)
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