UN PUZZLE MULTICOLORE DI NATURA, STORIA E CULTURA
Verde come le sue valli, azzurra come i suoi laghi, bianca come le sue
vette: è la Svizzera, piccola Nazione dalle grandi tradizioni
SWISS TRAVEL SYSTEM:
IL MODO PIU’ INTELLIGENTE PER VISITARE IL TERRITORIO ELVETICO
Poche sono le nazioni in cui Natura e Cultura si prendono
sottobraccio, unite in una simbiosi perfetta. Una di queste è certamente la
Svizzera: microcosmo di montagne innevate, romantici laghi e rigogliose valli
che avvolgono città industriose dal fiero passato, quasi a volerle mantenere
intatte, scolpite tra terra e cielo. Ognuno dei 26 Cantoni rappresenta una
cartolina a sé: diversi per tradizioni, dialetti e profilo paesaggistico, si
incastrano l’uno con l’altro come tanti piccoli tasselli di un unico puzzle
colorato.
Per questo vale la pena esplorare la Svizzera in maniera
capillare, per apprezzare tutti i suoi volti, dalle città d’arte ai piccoli
borghi di montagna. E la maniera più intelligente per farlo è quello di affidarsi
alla sua rete di trasporti. In particolare, Swiss Travel System è l’unione di
diverse società di trasporti che offre ai viaggiatori di tutto il mondo la
possibilità di usufruire di tutti i mezzi pubblici su una tratta di circa
26.000 chilometri con l’acquisto di un solo biglietto, lo Swiss Pass. Con
questo biglietto unico, acquistabile anche in rete, è possibile viaggiare su
treni interregionali e regionali, tram, autobus, metropolitane, autopostali e
battelli in totale libertà, evitando imprevisti, code e soprattutto ritardi,
vista la leggendaria puntualità svizzera. Non solo: lo Swiss Pass contempla
l’ingresso gratuito in oltre 470 musei in tutta la Svizzera, un numero davvero
straordinario.
Il link tra Natura e Cultura si traduce così in
un’esperienza esemplare ed educativa perché, oltre ad assicurare spostamenti
confortevoli ed economici, tutela la salute di un paesaggio unico al mondo,
scoraggiando l’uso delle auto e quindi evitando l’inquinamento dell’aria.
SAN GALLO, LA CITTA’
DEI TESTI E DEI TESSUTI
Dal Canton Ticino si raggiungono i Cantoni della Svizzera
orientale in circa tre ore di treno, con l’Eurocity che silenziosamente fende
pittoresche valli e costeggia placidi laghi.
San Gallo sembra uscita da una fiaba, adagiata tra il lago
di Costanza e l’Appenzellese. Piccola metropoli dallo spirito cosmopolita,
fonde un passato pregno di cultura a un presente di grande imprenditorialità. Il nome della città deriva dalla fondazione del monastero voluto dal monaco
irlandese San Gallo, intorno all’anno 612, monaco di cui si narrano curiose
leggende. Già dal 747 il monastero ha seguito il rigore benedettino che
prevedeva lo studio contemplativo dei libri: da qui la costruzione di una
biblioteca e il fervore culturale della città. L’area monasteriale con la cattedrale barocca e la biblioteca
rococò (in cui sono conservati 170'000
documenti, alcuni dei quali scritti a mano risalenti a un migliaio di anni fa) hanno reso San Gallo, dal 1983,
sito del Patrimonio Culturale dell’Umanità. Tutt’attorno al cuore monasteriale
si diramano le viuzze in pavé e percorrendole si sguscia quasi
impercettibilmente dal passato al presente, dall’austerità medievale al brio
della modernità. Le tracce del Medioevo sono tuttora visibili e ben conservate
nel profilo architettonico della città. Un esempio sono gli Ercker, ossia i
bovindi – o finestre a sporto - che dalle case s’affacciano sulle strade.
Scolpiti in pietra o intarsiati in legno, i bovindi esprimevano in origine la
ricchezza della famiglia che vi abitava e ogni simbolo dipinto o intarsiato
raccontava una storia. Sorprende piacevolmente l’accostamento di stili diversi
– barocco, rococò e classico - con strutture moderne, o decisamente
all’avanguardia, come gli edifici firmati dall’architetto spagnolo Calatrava.
Dal Medioevo fino al 19 secolo, San Gallo si è sviluppata
come centro tessile e oggi un prestigioso museo, il Textilmuseum, testimonia
l’importanza che nei secoli hanno avuto i tessuti, in particolare pizzi e
ricami, sia per l’economia interna della città, sia per i rapporti commerciali
di San Gallo con il mondo, innanzitutto con l’Oriente.
Oggi San Gallo è anche una città universitaria
e propone una ricca gamma di proposte culturali tutto l’anno, in teatri e
musei. Quando la stagione si fa più dolce, la romantica piscina all’aperto in
stile liberty Dreilinden-Weiher induce al relax, mentre le valli circostanti
sono un goloso invito per escursionisti, amanti del trekking e della bike.
Infine, San Gallo offre un’ulteriore attrattiva: la cucina.
I sapori qui sono ruspanti perché vengono dalle valli circostanti: dai
succulenti bratwurst al formaggio Appenzeller, dalla birra artigianale al
Biber, un dolce tipico a base di ginger e altre spezie ripieno di pasta di
mandorle, particolarmente apprezzato durante le feste natalizie.
Dove dormire
L’Hotel Oberwaid, a pochi minuti di tram dal centro della
città, ha una particolarità che lo rende unico a San Gallo. Oltre ad essere un
moderno quattro stelle con ogni comfort e vista privilegiata sul lago di
Costanza, è un noto centro di cure per il benessere psicofisico, immerso nel
verde all’insegna del relax. Un centro Tau Spa super attrezzato e seguito da
personale medico specializzato è la traduzione attuale di quello che in origine
era la Kurhaus, dedicata non solo alla rigenerazione fisica ma anche alla cura
di squilibri nervosi. Una ‘smart cusine’ completa le attenzioni per la salute,
osservando ogni esigenza dei clienti.
Dove mangiare
Il Ristorante Drahtseilbahn propone le tipiche ricette
locali con un ottimo rapporto qualità-prezzo. Dagli spaezli ai bratwurst, dai
roesti ai formaggi si può fare una completa escursione gastronomica resa ancora
più piacevole grazie alla birra locale e ai vini delle valli.
ZURIGO, LA CITTA’ VERDE
BACIATA DALL’ACQUA
Ricca, ordinata e pulita: questi sono i primi aggettivi che
saltano alla mente quando si pensa a Zurigo. Eppure, nonostante ciò sia vero,
questa affascinante città che sorge ai piedi delle Alpi orientali svizzere ha
un’altra caratteristica più legata alla natura: è la città dell’acqua. Infatti,
Zurigo è lambita dal lago omonimo attorno al quale sorge la città ed è
attraversata dal possente fiume Limmat che la divide in due. Non solo: dalla
bocca di oltre 1200 fontane pubbliche zampilla un’acqua particolarmente pulita
e cristallina, di perfetta bevibilità. Il lago e il fiume offrono moltissimi
punti di balneazione ed è un passatempo abituale dei cittadini nuotare in
queste acque durante la bella stagione, così come sono un’attrattiva i tanti
battelli che organizzano crociere per poter ammirare la città da un punto di
vista più naturalistico. Il lago di Zurigo, inoltre, ospita alcune oasi
incontaminate, come l’isola di Ufenau e di Luetzelau, raggiungibili anche con
agili water taxi.
L’altro aspetto che lega Zurigo alla natura è la grande
estensione di aree verdi: parchi e foreste, insieme alla montagna che la
sovrasta – la Uetliberg – incorniciano la città in una cartolina da favola.
Paradiso per gli escursionisti e per gli amanti degli sport all’aria aperta,
Zurigo e i suoi dintorni ospitano volpi, marmotte e uccelli rapaci protetti,
oltre a diverse specie di animali custoditi nel grande Zoo. L’ottima rete di
trasporti pubblici urbani, inoltre, rende superfluo l’uso dell’auto, alimentando
così un ambiente atmosferico sano e godibile.
Numerosi ritrovamenti archeologici testimoniano le origini
celtiche di Rapperswil, sul lago di Zurigo, il che dimostra che la regione era
abitata già 5000 anni fa. I Romani hanno poi sviluppato l’intero territorio e
la ‘città vecchia’ ancora ne conserva alcune tracce. Turicum, da cui
deriva il nome attuale della città, era in epoca romana un posto doganale
strategico sulla riva sinistra del Limmat. Zurigo è sempre stata culturalmente
all'avanguardia e i suoi imprenditori sono diventati l'ossatura della
rivoluzione industriale in Svizzera nel XIX secolo. Oggi i trascorsi
storici, fortemente legati alle turbolenze religiose tra cattolici e
riformisti, si stemperano nel volto più attuale e glamour della città, fatto di
arte e di lusso.
Zurigo conta, infatti, ben 50 musei. Il
Kunsthaus, museo di arti figurative, ospita ricche collezioni di dipinti,
sculture, foto e video, oltre a un’ampia collezione delle opere di Alberto
Giacometti. Interessante è anche il Museo Rietberg, uno dei principali centri
per l’arte extraeuropea.
A pochi passi dalla stazione centrale di Zurigo,
invece, sorge lo Schweizerisches Landesmuseum, il Museo Nazionale Svizzero. La
zona ovest di Zurigo è invece un’oasi urbana in continua trasformazione,
dinamica e multiculturale, espressione di una città al passo con i tempi.
Il volto più commerciale della città è
rappresentato dalla Bahnhofstrasse, la via degli acquisti di lusso, costruita 150
anni fa, ricavata dal fossato che circondava e difendeva la città.
Infine, Zurigo non dorme mai: vanta il più alto
numero di locali della Svizzera ed è pertanto un’attrazione anche per i
nottambuli. Dal party a ritmo di house-music nel leggendario Kaufleuten, al
meglio dagli anni ‘80 nel Mascotte o al gay-party nel Labor Bar, la movida
comincia alle 23.00 e prosegue fino all’alba e, quando la stagione lo consente,
si estende all’aperto sotto le stelle.
Per quanto riguarda le attrazioni del palato,
Zurigo offre un ventaglio gastronomico straordinariamente vario, dai ristoranti
più tradizionali ai locali più stravaganti e trendy. Imperdibile un assaggio
del famosissimo spezzatino di vitello alla zurighese con funghi e panna (Zürcher Geschnetzeltes)
gustato possibilmente in qualche ristorante tipico della città vecchia.
Altrettanto appetitoso è il lato dolce della gastronomia, famosa per i suoi
maestri cioccolatieri, che fanno di ogni dessert un vero gioiello.
Dove dormire
L’Hotel Storchen ha ospitato, in oltre 650 anni di vita,
alcuni dei personaggi più famosi del panorama culturale internazionale.
Ricostruito nel 1938 e costantemente ristrutturato, oggi continua a sedurre
anche l’ospite più esigente. In posizione strategica – si affaccia sul fiume
Limmat e sorge nel centro storico della città – l’Hotel, dedicato
simbolicamente alla cicogna (Storchen), sposa la raffinata eleganza della
tradizione con i comfort della modernità. L’ambiente intimo e raccolto invita a
un soggiorno romantico nel cuore di Zurigo.
Dove mangiare
Il ristorante Zeughauskeller è quanto di più tipico si possa
trovare a Zurigo e vanta una lunga tradizione. Ambiente spazioso e sempre
affollato, soffitti e tavoli in legno, armature appese alle pareti, atmosfera
conviviale e allegra dove poter gustare le ricette tipiche della regione. I
piatti abbondanti sono un tripudio di proteine, dai bratwurst alla
kartoffelsalat e dopo averli gustati insieme a qualche boccale di birra locale
è consigliabile una lunga passeggiata per la città. E’ bene prenotare con largo
anticipo.
Il Ristorante Fondue Chalet è un’oasi di
ristoro, soprattutto nelle giornate più grigie e fredde. Situato sulla
Kalanderplatz, il ristorante in legno, simile a una deliziosa baita, conquista gli
avventori con fumanti fondute in diverse variazioni e con la proposta di
pregiati vini. Che si tratti di una cena romantica, di una ricorrenza, di un
incontro di lavoro o semplicemente di una piacevole serata tra amici, al Fondue
Chalet ci si sente come a casa e si ha voglia di tornare.
WINTERTHUR, LA CITTA’
GIARDINO DAL CUORE MEDIEVALE
A pochi minuti di treno da Zurigo, Winterthur è
la sesta città svizzera per dimensioni e ospita la più grande zona pedonale
d’Europa. Qui la cultura ha una lunga tradizione, tramandata dalle origini
medievali, e lo testimoniano i 17 musei presenti, tra cui la famosa Collezione
Oskar Reinhart “Am Römerholz” con oltre 200 opere dell’arte europea dei secoli
XIV e XX. Mentre il Museo Oskar Reinhart “Am Stadtgarten” conserva circa 500
tele di artisti svizzeri, tedeschi e austriaci dal XVIII al XX secolo.
L’orgoglio culturale si esprime anche con il Centro di fotografia, noto a
livello internazionale, il Teatro del Casinò, diventato un imprescindibile
punto di incontro della scena cabarettistica in lingua tedesca, e lo Swiss
Science Center Technorama, dove si possono scoprire da vicino la tecnica e la
scienza.
La fitta agenda culturale comprende diversi
festival – dall’Afro-Pfingsten, che intende sensibilizzare il pubblico svizzero
all’Africa, alle Giornate internazionali del cortometraggio fino alle Settimane
musicali di Winterthur e agli spettacoli del Musikkollegium.
Nonostante la lunga tradizione industriale
legata alla fabbricazione di motori, locomotive e tessuti, Winterthur è anche
una "città-giardino" con moltissimi spazi dedicati a parchi e
giardini. Negli incantevoli dintorni di Winterthur, tra boschi, vigneti, lungo
il fiume Töss e lungo il Reno, sorgono castelli e roccaforti dal sapore
medievale. Da qui è possibile avviarsi per piacevolissime escursioni fino alle cascate
del Reno e verso il lago di Costanza, per respirare l’aria salubre di una
regione in cui il rispetto per la Natura è un sacro comandamento.
Dove dormire
Il
Sorell Hotel Krone è un boutique hotel storico, situato nel cuore della
città, all’interno della zona pedonale. Con le sue 40 camere di fine design e
tutti i moderni comfort è l’ideale per i viaggi d’affari, per gli amanti della
cultura e per le famiglie. Il ristorante gourmet Pearl è stato premiato con 16
punti GaultMillau e particolarmente apprezzati sono anche l'accogliente bistro
La Couronne e il Lobby Bar.
Dove mangiare
Ospitato nell’ambiente spazioso del Museo
fotografico, il Bistrò George è un punto d’incontro appetitoso davvero
originale. Pare che qui si possa gustare la miglior pasticceria della città
insieme ai piatti tradizionali felicemente reinterpretati a regola d’arte, come
la collocazione giustamente richiede.
BOX
Il mese di dicembre offre un motivo in più per visitare San
Gallo, Zurigo e Winterthur. Sono i mercatini di Natale a colorare di magiche
luci queste città già seducenti, stemperando il freddo invernale con i buoni
sapori e profumi che le bancarelle emanano per le vie. Non solo manufatti
artigianali da acquistare come romantico ricordo ma anche golosità
gastronomiche da consumare in compagnia: si mescolano piacevolmente gli aromi
di fondue e bratwurst, torta di mele e biberli, birra e ghulwein, un corposo vino rosso caldo molto speziato che ha il
potere di sconfiggere l’aria pungente infondendo un piacevole benessere.
Dai fiabeschi mercatini di San Gallo a quello più imponente di Zurigo
(che è il più grande mercato di Natale coperto d’Europa) fino a quelli di Winterthur
con la sfilata di 750 Babbi Natale, ogni sosta dona la sensazione di tornare
indietro nel passato. Quello di un’infanzia magica, colma di cose belle e buone.
INFO:
Svizzera Turismo